Le risorse finanziarie per le società sportive non sono mai sufficienti, ma la regione FJK è molto attenta alle attività sportive. Lo sottolinea Giorgio Brandolin, presidente del comitato regionale del Comitato olimpico del Coni, che aggiunge che questo avviene a prescindere dal segno politico. Dopo il riequilibrio del bilancio provinciale, il Coni da solo distribuirà quasi due milioni di euro in più alle associazioni sportive, a cui vanno aggiunti altri contributi, che saranno distribuiti direttamente dalla provincia.
Il Coni distribuirà 350.000 euro alle società sportive non professionistiche che svolgono a livello nazionale, 180.000 euro alle società sportive che praticano sport meno comuni, tra cui scacchi e orienteering, e 1.300.000 euro andranno alle società sportive che possiedono o gestiscono centri sportivi per coprire parzialmente i costi energetici .
Partiamo dal fatto che il Coni tornerà a farsi intermediario dei contributi pubblici. Allora, siete d’accordo sul fatto che il Comitato Olimpico del nostro Paese mantenga ancora un ruolo importante nel mondo dello sport, anche dopo le complicazioni della creazione dell’ente di governo Sport e salute?
È vero. Sottolineo che il Comitato Olimpico svolge un tale ruolo nel nostro paese e rimarrà tale nel nostro paese finché sarò al timone. Non sono stato nominato io stesso a questo incarico, ma sono stato eletto a seguito di elezioni democratiche. Per questo rappresento pienamente tutti gli sport organizzati alla FJK. Negli ultimi tre anni abbiamo distribuito al Coni oltre 10 milioni di euro con contributi FJK a quasi 3.000 associazioni sportive operanti nel Paese. Grazie al comitato provinciale e al governo guidato da Fedrigo. FJK, insomma, è attenta allo sport indipendentemente dal colore politico e riconosce sempre il ruolo di Coni come organismo rappresentativo dell’intero mondo sportivo organizzato.
Le associazioni che operano nell’ambito delle federazioni sportive di settore degli sport olimpici hanno già ricevuto contributi che erano destinati a progetti che avrebbero richiamato i giovani allo sport dopo la pandemia, ma ora 180.000 euro andranno ad associazioni che si occupano di una minore diffusione settore sportivo, giusto?
Allora. Questi sono i club che si occupano di dama, scacchi, orienteering…
La maggior parte dei contributi andrà a coprire parzialmente i costi relativi all’energia, alle associazioni sportive che possiedono o gestiscono un centro sportivo nel nostro Paese. Per questo saranno stanziati un milione e 300mila euro.
A mio parere, questa è anche la parte più importante dei fondi. Attualmente stiamo preparando una politica che determinerà quanto denaro ciascuna persona può ricevere per le spese sostenute quest’anno. Il contributo andrà alle associazioni sportive che non hanno percepito altri contributi a tal fine, e queste stesse ne sosterranno tutte le spese. Possiamo vantarci di essere gli unici in Italia a supportare club anche in questo settore.
La novità del progetto S3, con cui gli insegnanti di educazione fisica sono entrati nelle scuole elementari e hanno gestito l’educazione fisica, ha avuto anche un cambiamento di sviluppo significativo, vero?
Poiché abbiamo ricevuto alcuni contributi aggiuntivi, saremo anche in grado di fare educazione fisica negli ultimi anni della scuola materna. Ogni scuola multilivello deve presentare domanda separatamente.
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