Se non fosse una questione di vita o di morte, l’acrimonia tra Italia e Francia sarebbe infantile



Disertori salvati a bordo della Ocean Viking. Foto: Reuters

Sembra che il nuovo governo italiano metterà la questione dei migranti al primo posto dell’agenda politica europea. Ma Bruxelles non è pronta per questo.

Se non fosse questione di vita o di morte, l’acrimonia tra Italia e Francia sarebbe infantile.

A cominciare dal governo di Giorgia Meloni, che prima ha tenuto in mare le navi non governative, poi ha fatto sbarcare solo donne, bambini e malati, e infine – per le evidenti nevrosi a bordo e a Bruxelles – ha fatto sbarcare il “resto carico”.

Quando il primo ministro si è affrettato a dire che la Francia si sarebbe ripresa l’ultima delle navi, a Parigi hanno subito alzato la voce contro Roma “irresponsabile” e “non europea”. In cambio dello sbarco dei migranti, all’Italia è stata poi negata quest’anno l’accoglienza di altri 3.500 atterrato. È una misura sproporzionata, con la quale Macron è riuscito ad allentare la pressione della destra interna.

La crisi tra i “cugini transalpini” illustra così vividamente il “paradosso dell’amicizia” tra i nazionalisti d’Europa, dove la solidarietà è già esclusa a priori. Questo vale anche per Viktor Orban, altrimenti figlio della Meloni. twittato il suo “Grazie, Giorgia”, ma non ne prende neanche uno approdo.

I partner europei vogliono soprattutto far bollire il flusso mediterraneo, combattendo i trafficanti e trattenendo i migranti in Nord Africa. Ma il punto debole è almeno la Libia smembrata. Che l’Europa negozi di nuovo con i capi dei clan del deserto Fagiano, come ha fatto il ministro dell’Interno italiano Minniti nel 2017? egli è Tripolitania un’entità indipendente o è decisa esclusivamente da Costantinopoli? E chi chiamare in Cirenaica, controllata dai russi i wagneriani?

E non abbiamo detto una parola sull’eliminazione della violenza, sul calpestio dei diritti, ambientale e la miseria economica in tutta l’Africa e il Medio Oriente, che in primo luogo spinge tutte queste persone fuori dalle loro case.

Nota redazionale:

L’opinione dell’autore non riflette necessariamente le opinioni della redazione di RTV Slovenia.

Joachim Femi

"Pop culture enthusiast. Coffee expert. Bacon nerd. Humble and annoying communicator. Friendly gamer."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *