L’undicesima tappa, con la quale il Giro 2024 è passato alla seconda metà, è stata di transizione. La carovana ha percorso 207 chilometri e si è spostata dalla Campania all’Abruzzo. Nella piccola località balneare sull’Adriatico vicino a Pescara, nonostante la strada larga e pianeggiante, si è assistito ad uno sprint caotico, diluito dalla caduta del trio (Fabio Jakobsen, Tobias Lund Andresen e Jenthe Biermans).
Milan un passo avanti a tutti, Merlier punito
La squadra Merlier (Soudal QuickStep) era nella posizione migliore, ma è stato superato prima del traguardo Jonathan Milano (Lidl Trek). Dopo la fine della tappa, il belga è stato penalizzato, ritrovandosi in fondo al gruppo principale all’89° posto, a causa di un cambio di direzione durante lo sprint, chiudendo sul finale Sebastian Molan. Di conseguenza, è arrivato secondo Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), e si è aggiudicato il terzo posto Giovanni Lonardi (Pelli della Cometa).
Dopo la quarta tappa, seconda celebrazione del Giro d’Italia di quest’anno per Furlano, 23 anni, del comune di Buja, a nord di Vidmo. Il velocista di 193 cm ha aumentato il suo vantaggio in termini di punti totali ed è sulla buona strada per vincere la maglia ciclamino di miglior velocista per il secondo anno consecutivo. L’anno scorso nel team Bahrain Victorious e quest’anno per Lidl Trek. Nella lotta per la maglia ciclamino il Milan ha raccolto 229 punti, l’australiano Groves ne ha 166 e il belga Merlier solo 99 dopo il rigore.
“Non è solo quello sprint di 20 secondi o la vittoria finale che mi rende felice, ma quello che la squadra ha fatto per me e mi ha portato a un ottimo punto di partenza. Questo mi rende felice, quanto siamo bravi e fantastici. Ringrazio ragazzi dal profondo del mio cuore per tutto il loro aiuto. il vincitore di giornata si è inchinato agli assistenti della squadra americana.
La metà degli altri sono scappati ape
In un primo tempo movimentato, il filo della giornata ha preso rapidamente forma con un trio Tommaso Campione (Cofidis), Edoardo Affini E Tim van Dijke (entrambi Visma Lease a Bike), quindi metà del resto della squadra olandese è fuggita. Il trio in fuga è stato catturato 35 km prima del traguardo.
Mercoledì è stata una giornata tranquilla per i migliori della classifica generale. Tadej Pogacar (EAU) rimane in una forte posizione di leadership. Il vantaggio dell’asso sloveno sul colombiano Daniele Martinez (Bora Hansgrohe) è a due minuti e 40 secondi dal terzo britannico Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) è ora indietro di 2:56, come è il caso Il gallese ha ottenuto una penalità di due secondi sull’ultimo traguardo lanciato.
Tanto per cambiare Pogacar non ha aiutato lo sprint
“Oggi c’è stata una caduta proprio davanti a me. Di solito rimango in una bolla, guardo qualche metro intorno a me in modo che non ci sia folla, nessun contatto o caos, cerco di essere sicuro ed evitare qualsiasi tipo di incidente.” è 27esimo al traguardo. Tadej Pogacar ha spiegato che questa volta è stato attento nel finale e non ha provato a ripetere il gesto di domenica, quando si è trasformato in assistente allo sprint per il suo compagno di squadra Juan Sebastian Molan.
“Con il vento in petto so che per me è più difficile poter dare una mano. Negli ultimi chilometri ho percorso un po’ Oliveira e Molano. Ma con il vento contrario e un arrivo così l’ultimo chilometro è riservato agli adulti” . il portatore della maglia rosa ha inoltre spiegato perché lo sprint si è svolto senza il suo apporto.
Le dimissioni del titolare della maglia bianca
“È un duro colpo per noi. Ma abbiamo ancora quattro corridori sani, in forma e pronti a lottare per la vittoria,”” ha detto il direttore della squadra olandese Marc Reef. Il 21enne belga prima del ritiro era quinto e indossava la maglia bianca in testa alla classifica giovanile. Uijtdebroeks era a quattro minuti e 15 secondi dal detentore della maglia rosa, Pogacar.
Up del ciclismo belga, a cui viene paragonato Remco Evenepoelha rafforzato il team Visma Lease a Bike in vista di questa stagione. Partecipa per la prima volta al Giro e per la seconda volta ai Grandi Giri. L’anno scorso finì ottavo nella Corsa di Spagna. È per api già il quarto abbandono al Giro di quest’anno. Hanno terminato la gara davanti a lui Robert Gesink, Christophe Laporte E Olav Kooij. Proseguono con solo quattro corridori, compreso lui Jan Tratnikterzo nella 10a tappa di martedì.
Poi arriva la famosa scena del muro
Giovedì con la 12a tappa Martinsicuro-Fano di 193 km con 2100 metri di dislivello porta il passaggio nelle Marche e una tappa con una serie di salite brevi ma ripide. Ma quest’anno muri non sono così estremi e numerosi, ma si attende comunque il successo delle fughe, mentre venerdì torneranno al loro posto i velocisti.
107. CORSA ATTRAVERSO L’ITALIA
TAPPA 11: Foiano di Val Fortore–Francavilla al Mare, 207 km
CLASSIFICA ASSOLUTA, dopo l’11a tappa (su 21):
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