Sergio Parisse: “Un giorno prima dell’Italia. Quesada? Una malattia del rugby…”

Sta facendo il bagno Sergio Parisse bisogna stare ad ascolare. Lo ha fatto oggi lastra pagine del Corriere dello Sport, Ecco alcune riprese dell’intervista realizzata al giocatore più rappresentativo della storia del rugby italiano. Fuori dalla linea, e dentro lo staff tecnico del Tolone, se esprimi le tue varie argomentazioni fornisci un’ipotesi su cosa farà Gonzalo Quesada sulla nuova squadra azzurra.

Su Quesada

‘E’ un amico. Con lui si guarda alla quotidianità e ai momenti forti (esperienza allo Stade Français, ndr). E’ un allenatore giovane, entusiasta, giovane ma esperto allo stesso tempo. Se si presenta davanti a qualcuno che vuole parlare in italiano non è così: è un tecnico che presenta un segnale di grande rispetto. È latinoamericano: ha una passione emotiva per il rugby. Se ci sentiamo un po’, ma niente consigli. Ora hai un’immagine del movimento, ma il modo per conoscerti meglio è immergerti al suo interno. Raccogli al momento di tua zia. È un uomo che può sentire l’interno del movimento. In generale, è una malattia del rugby.

Arriva l’ennesimo nuovo assistente, e anche Quesada ti farà scoprire e giocare dal punto di vista umano. Io per rispetto non faccio nessun nome.

La partita dell’Italia

“Vedi i titoli e i titoli devi avere una bella carriera e una bella conquista. Lasciando perdere l’ultima due partite, se si servano i numeri del triennio si vede comme l’Italia abbia cecito troppe mete. Anche prima del Mondiale, pritevamo Una media di 4 mete a partita.Devi decidere cosa essere: una squadra offensiva e divertente o a che vuole vincere?E’chiaro che ci siano passi in avanti in attacco negli ultimi due anni, ma spesso siamo andati a giocare in zona di campo dove anche la squadra ha più forza per il nostro gioco e questa ha finito per trovarsi in difficoltà”.

Futuro regala le scarpe da ginnastica

” Sono contento dove sono. Voglio fare un percorso da allenatore. Sì, un giorno spero di andare in Italia o in un’altra nazionale. Ma non perché sono Sergio Parisse: semmai per la mia credibilità, per quela che mi sarò guadagnato da alenatore Only the gli ambiziosi hanno un suono.

Edoardo Romano

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