La Slovenia e l’Italia si collocano al 13° e 15° posto nella classifica degli indicatori di innovazione della Commissione Europea e quindi nel gruppo dei paesi moderatamente innovativi. Nonostante le crisi, gli Stati membri e le loro regioni stanno migliorando i loro risultati in termini di innovazione, secondo la relazione sui risultati dell’innovazione 2023, pubblicata oggi a Bruxelles.
Nella relazione, gli Stati membri sono classificati in quattro gruppi di prestazioni in base ai loro risultati: innovatori leader, innovatori forti, innovatori moderati e innovatori emergenti. Secondo gli ultimi dati, la Danimarca è ora al vertice dei paesi più innovativi. La Svezia è scesa al secondo posto, seguita da Finlandia, Belgio e Paesi Bassi. L’Austria sta creando un gruppo di forti innovatori. Appena dietro, la Germania, seguita da Lussemburgo, Irlanda, Cipro e Francia. Tutti questi paesi sono al di sopra della media UE.
La Slovenia e l’Italia appartengono al gruppo degli innovatori moderati insieme a Estonia, Repubblica Ceca, Spagna, Malta, Portogallo, Lituania, Grecia e Ungheria. Gli innovatori emergenti sono Croazia, Slovacchia, Polonia, Lettonia, Bulgaria e Romania. La commissione ha valutato i punti di forza e di debolezza relativi dei sistemi di innovazione nazionali sulla base di 32 indicatori, classificati nella relazione in 12 “dimensioni dell’innovazione”.
In media, i risultati dell’innovazione nell’UE sono aumentati dell’8,5% tra il 2016 e il 2023, hanno calcolato a Bruxelles.
Secondo questi dati, la Svizzera extra UE resta il paese europeo più innovativo. In un confronto globale, l’UE si colloca dietro la Corea del Sud, il Canada, gli Stati Uniti e l’Australia. Immediatamente dietro l’UE ci sono il Giappone e la Cina, che negli ultimi anni sono rimasti molto indietro in questo settore.
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