Un deputato italiano al Parlamento europeo agli arresti domiciliari

Un giudice di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari dell’eurodeputato italiano Andrea Cozzolino.

La polizia lo ha arrestato venerdì per il suo presunto coinvolgimento in uno scandalo di corruzione che coinvolge la corruzione di parlamentari europei da parte del Marocco e del Qatar.

Il politico 60enne è stato arrestato in Italia a seguito di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità belghe. Un deputato belga è stato arrestato in Belgio all’epoca con accuse simili Marc Tarabella.

Un giudice di Napoli ha stabilito che Cozzolina sarà rilasciato dalla custodia della polizia ma rimarrà agli arresti domiciliari mentre le autorità italiane valutano una richiesta degli investigatori belgi per estradarlo. L’udienza per l’estradizione è prevista per martedì presso il tribunale di Napoli, riferisce l’agenzia di stampa francese AFP.

Le autorità belghe lo accusano di aver accettato tangenti in cambio dell’uso della sua influenza nel Parlamento europeo. Cozzolino ha negato le accuse ei suoi avvocati hanno descritto la sua detenzione come “degradante e senza fondamento”.

Il 2 febbraio il Parlamento europeo ha votato per revocare l’immunità di Tarabella e Cozzolino a causa delle indagini. Inoltre, finì l’appartenenza di Tarabelli al gruppo parlamentare dei Socialisti (S&D) e lo stesso Cozzolino ne uscì.

In seguito al loro coinvolgimento nello scandalo, che ha fortemente scosso il Parlamento europeo, sono stati arrestati altri quattro sospetti. Si tratta dell’ex europarlamentare Antonio Panzeri, dell’ex vicepresidente del parlamento Eva Kaili, dell’assistente parlamentare e del suo compagno Francesco Giorgi e del capo dell’Ong Non c’è pace senza giustizia, Niccola Figa-Talamanca. Figo-Talamanca è stato poi rilasciato il 6 febbraio.

Nell’ambito delle indagini, già a dicembre, quando il caso è scoppiato, gli investigatori hanno effettuato perquisizioni a diversi indirizzi, tra cui abitazioni e uffici in Belgio, Italia e Grecia. Hanno sequestrato 1,5 milioni di euro in contanti, computer e cellulari.

Agata Lucciano

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