Un italiano su una macchina italiana, campione dopo 50 anni

L’ultima gara della stagione nella categoria motoGP a Valencia ha annunciato la lotta per il titolo di campione del mondo fino all’ultimo round – Pecca Bagnaia (Ducati) aveva 23 punti di vantaggio sul campione del mondo 2021 prima della gara in Spagna Fabio Quartararo (Yamaha). Una sceneggiatura come avrebbero scritto a Hollywood.

Dopo aver inseguito freneticamente i leader, il francese è arrivato quarto a Valencia. FOTO: Monster Energy Yamaha

La battaglia psicologica tra i due piloti è durata tutta la seconda parte della stagione. Dopo aver chiuso al sesto posto assoluto al termine del Gran Premio di Germania, Pecco è riuscito a colmare il distacco di 91 punti da Fabio Quartararo in otto gare e si è portato in testa al campionato a due gare dalla fine del Gran Premio. stagione a Phillip Island 14 punti di vantaggio sul francese. In Malesia, penultima gara della stagione, sono saliti entrambi sul podio: l’italiano ha vinto e il francese terzo. Bagnaia aveva quindi un vantaggio di 23 punti in vista dell’ultima gara della stagione, e Quartararo potrebbe teoricamente ancora rivendicare il titolo con una vittoria, ma con una vittoria Bagnaia non dovrebbe essere migliore del quindicesimo posto.

Campione di Bagnaïa

Il fatto che l’italiano sia riuscito a dormire sonni più tranquilli prima dell’ultima gara è stato influenzato anche dall’allineamento delle macchine al via. Nel campionato classe motoGP ci sono fino a otto ducati, oltre a due ufficiali, sei semi-ufficiali, due a testa dei team Pramac, Mooney e Gresini, che però più o meno protetti Bagnaio e Quartararo non hanno potuto contare sull’aiuto di le tre Yamaha rimaste al via perché, a parte il francese, nessun altro sulla Yamaha M1 ha mostrato quest’anno una prestazione più vincente.

L’esito della gara, meno teso del previsto, era alla fine abbastanza prevedibile. Nel frattempo anche Bagnaia e Quartararo si sono scontrati, se non senza conseguenze, il francese, dopo aver inseguito freneticamente i primi, ha chiuso al quarto posto, e Bagnaia al nono, che gli è bastato per vincere lo scudetto del mondo e ripetere così la sua successo dopo cinquant’anni connazionale, il mitico nove volte campione del mondo Giacomio Agostini. Ha festeggiato nella classe reale del motociclismo veloce nel 1972 con la sua MV Agusta. Questo è il secondo titolo mondiale per Ducati dopo averlo vinto Casey Stoner nella stagione 2007.

Un nuovo capitolo nella stagione 2023

La stagione 2023 nella categoria motoGP porta molti cambiamenti: il programma del weekend di gara sarà diverso, con una gara in più (e con mezzi punti) già sabato, i piloti si sfideranno in 21 sedi – Kazakhstan e India sono nuove – alcuni saranno ha cambiato squadra per la nuova stagione, e nella classe reale arrivano anche nuovi nomi.

Ci si può quindi aspettare una stagione entusiasmante, che in realtà è già iniziata con i primi test. Da sottolineare anche il successo dell’azienda slovena Akrapovič nella stagione appena conclusa, ben nove moto nella top ten – tra cui le prime tre – sono equipaggiate con impianti di scarico dell’azienda di Ivančna Gorica.

Valeriano Detti

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