Un professore e artista italiano di 27 anni è stato arrestato in Nepal con l’accusa di aver tentato di rubare reperti archeologici protetti, tra cui un frammento di legno. Il tentativo di rapina sarebbe avvenuto in un tempio nella città di Bhaktapur. La difesa nega l’accusa, dicendo che ha semplicemente raccolto i manufatti e li ha guardati, quindi li ha riportati nella loro posizione originale.
Secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA è un sospetto Tiziano Ronchi, docente di arti visive presso l’Accademia di Santa Giulia di Brescia. È stato arrestato la scorsa settimana ed è attualmente ricoverato in ospedale con condizioni preesistenti.
“Il testimone Suresh Kawa ha testimoniato di aver visto un cittadino straniero che cercava di rimuovere la statua con un coltello. L’esercito nepalese è stato informato”, ha aggiunto. ha riferito un quotidiano locale nepalese. Come hanno anche scritto, lo straniero avrebbe cercato di fuggire, ma è stato poi catturato e consegnato alla polizia. “L’arrestato è stato identificato nel cittadino italiano Tiziano Ronchi”, hanno anche scritto.
La storia di Ronchi, invece, è diversa. Secondo lui, ha notato frammenti della statua a terra. Li raccolse e li guardò, poi, disse, li rimise esattamente dove li aveva trovati. Afferma di non averli portati con sé né di aver cercato di rubarli.
La notizia del fermo del giovane professore è stata pubblicata da un quotidiano locale Bresciaoggi, e questo è stato confermato da fonti della Farnesina. Hanno sottolineato che nel tempio non c’erano telecamere e che le norme nepalesi sulla protezione del patrimonio culturale e religioso sono particolarmente rigide.
Aggiunsero che Roma era già intervenuta attraverso le rappresentanze diplomatiche italiane. Il console italiano lo ha visitato all’ospedale di Kathmandu, il quale ha detto dopo la visita che il 27enne era in buona salute.
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