DIl secondo mandato al Senato è iniziato con amarezza per la senatrice del Partito Democratico Tatjana Rojc, come lei stessa ha affermato. Non è impressionata dall’elezione di Ignazio La Russa a Presidente del Senato, e del discorso di Liliana Segre ha detto che è stata “una grande lezione di politica e di diritto costituzionale”.
Dove eri seduto al Senato?
Oggi, su richiesta dei miei colleghi, mi sono seduto in prima fila, ma l’ordine dei posti non è ancora definitivo. Si deciderà la prossima settimana, dopo la formazione dei gruppi del Senato.
Di fronte a te, all’estrema destra, sempre in prima fila, sedeva Roberto Menia.
L’ho visto. Non ci siamo salutati.
Dato il numero ridotto di membri del senato, come è stato ridistribuito l’ordine dei seggi?
Ci siederemo più verso il centro della stanza e le file posteriori e quelle sui bordi più lontani saranno vuote.
Quando hai completato la procedura di registrazione?
Ieri (mercoledì nov). Ero solo! La sala di Nassiriya era completamente vuota perché gli altri erano arrivati la mattina, quindi ho fatto un lavoro veloce.
Come funziona la registrazione?
Hanno fatto la mia foto, hanno bisogno della foto per i documenti, ad esempio per la tessera parlamentare, per il passaporto ufficiale e la tessera elettorale. Ho anche ricevuto un mucchio di scartoffie che devo compilare e restituire per tutta una serie di pratiche burocratiche. Ho ricevuto anche il regolamento interno del Senato e una copia delle costituzioni italiana ed europea.
È vero che devi riferire al Senato con un telegramma?
Sì. Personalmente ho ricevuto una mail dalla prefettura di Trieste che mi chiedeva di presentarmi al senato. Il prefetto mi ha chiamato anche per congratularsi con me.
Ti è già stata assegnata una scrivania?
Non ancora.
Hai preso un caffè nella caffetteria del senato, una specie di bar ristoro? è ancora economico?
Io sono. Il personale è come sempre molto cordiale e attento. I prezzi sono rimasti invariati, il caffè costa 80 centesimi. Ma lei è cattiva. Preferiamo berlo al bar Sant’Eustachio dietro al Senato, dove il caffè è ottimo e costa ancora un euro.
Come concluderebbe le impressioni dopo il primo giorno?
Uh, un po’ di amarezza. Se considero che il governo si formerà esattamente intorno al 28 ottobre, come hanno indicato, significa che questa volta non ci sarà bisogno di una marcia su Roma da parte delle camicie nere, poiché la marcia è già stata fatta. In camicie bianche e cravatte.
Vuoi commentare il discorso di Ignazio La Russa?
È un politico esperto e stagionato. Sa di dover dimostrare nel suo discorso che sarà super partes, cosa che gli richiede la posizione per la quale è stato eletto.
Pensi che sarà vero?
(ride) Siamo sorpresi.
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