Alla fine del XVIII secolo, architetti italiani progettarono gli edifici più rappresentativi di questa città portuale sul Mar Nero, e la cattedrale stessa fu completata da un architetto italiano all’inizio del XIX secolo. Cattedrale di Odessa Trasformazioni dell’intera guardia del Signorecome suggerisce il nome completo, è uno degli edifici più simbolici della storia culturale e religiosa non solo di questa città, ma anche dell’Ucraina, ha annunciato l’UNESCO.
Le migliori forze economiche, tecniche e culturali italiane a disposizione
Come recentemente annunciato dal governo italiano, il museo d’arte contemporanea MAXXI di Roma e il museo di design Triennale di Milano potranno “riuniscono le migliori forze economiche, tecniche e culturali che possono contribuire al restauro della cattedrale“, riferisce l’agenzia di stampa austriaca APP.
“Scuole italiane di restauro di facoltà universitarie, istituti specializzati, officine e laboratori sono a disposizione per il progetto di restauro e valorizzazione degli affreschi della cattedrale colpiti dalle bombe russe,” si legge anche nel comunicato stampa.
All’epoca, il Ministero della Difesa russo negò che l’obiettivo fosse la cattedrale e che semplicemente “infrastrutture militari e terroristiche delle autorità di Kiev“. Hanno aggiunto che il danno è stato probabilmente il risultato di un colpo di un missile di difesa aerea ucraino.
Governatore militare ucraino di Odessa Olé Kiper ha scritto sul social network Telegram che 25 monumenti architettonici, inclusa la cattedrale, sono stati danneggiati.
Ricostruita solo nel nuovo millennio
La costruzione della Cattedrale di Odessa iniziò nel 1795 e fu completata dall’architetto 13 anni dopo. Francesco Frappoli. Era già stato demolito nel 1936 sotto la dittatura di Stalin e ricostruito solo tra il 1999 e il 2011. Vescovo russo ortodosso Patriarca Kirillche è un forte sostenitore dell’attacco all’Ucraina, ha addirittura consacrato la cattedrale rinnovata.
Già nel gennaio di quest’anno l’UNESCO ha inserito il centro storico di Odessa tra i siti del patrimonio mondiale a rischio di estinzione. Ad aprile, il direttore generale dell’UNESCO ha visitato la città Audrey Azoulayquesta organizzazione delle Nazioni Unite annunciando di aver inviato una missione sul campo nella città per “effettuare una valutazione preliminare dei danni“.
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