La seconda tappa della corsa ciclistica in Italia si è conclusa secondo tutte le previsioni. Tappa sprint classica di 202 chilometri da Teramo a San Salvo. L’intera tappa si è svolta al largo della costa adriatica.
La tappa calma ma ventosa è stata segnata dalle fughe, che sono riuscite a scappare fin dal primo chilometro. Abbiamo osservato prima cinque fughe, poi altre quattro che hanno resistito fino a 30 chilometri prima del traguardo. Il loro più grande vantaggio era di circa cinque minuti, ma si è rapidamente dissolto e, negli ultimi 100 chilometri, era chiaro che i migliori velocisti avrebbero combattuto oggi.
L’unico sloveno in gara, Primož Roglič, sembrava al sicuro tra i suoi Jumbo, oggi l’importante era solo arrivare al traguardo senza problemi. A tre chilometri buoni dal traguardo, una terribile caduta è avvenuta a più di 60 km/h. Per fortuna nessuno è rimasto gravemente ferito, ma il corpo principale è stato disintegrato in professori.
Lo sprint è iniziato due chilometri prima del traguardo. È diventato subito chiaro che questa sarebbe stata una resa dei conti tra Groves e Gvirja, ma Jonathan Milan del Bahrain aveva una marcia ancora più alta. Ha vinto il temuto sprint in grande stile, dimostrando ancora una volta che il 22enne è il futuro dello sprint mondiale. David Dekker (Team Arkea Samsic) è arrivato secondo e Kaden Groves (Alpecin) terzo.
Roglič ha fatto bene oggi. FOTO: Luca BettiniAfp
Domani sarà la terza tappa, già collinare. È lungo 216 chilometri e collega le città di Vasto e Melfi. La prima parte della tappa è pianeggiante, ma poi ci sono delle pendenze. Dovranno attraversare un obiettivo di montagna di terza e quarta categoria. Ci sono altri due bersagli volanti prima e dopo le rampe.
3a tappa del Giro 2023. FOTO: Giroditalia.it
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Abbiamo seguito in diretta
17:34
Jonathan Milano (Bahrain Victorious) ha vinto, David Dekker (Team Arkea Samsic) è arrivato secondo, Kaden Groves (Alpecin) terzo. … Roglič nella pancia del corpo principale.
17:33
Jonathan Milano ha vinto! In uno sprint eccezionale è riuscito anche a superare Gaviria, che ha mostrato ancora una volta il suo meglio a 10 metri dal traguardo.
17:32
L’ultimo miglio!
17:31
Sono caduti proprio dietro i Jumbo! Fortunatamente, Roglič l’ha presa. 3 km da percorrere. Gaviria è a terra? Non vediamo ancora…
17:30
Una brutta caduta!
17:25
Ora sta funzionando a pieno regime. Il gruppo si allunga per tutto il percorso, a soli 9 km dall’arrivo, giusto per evitare di cadere…
17:20
Qualsiasi cosa diversa dalla vittoria di Gavirja sarà una sorpresa. 12 km da percorrere.
17:15
Unisciti al gruppo! Ma non c’era niente di peggio. Tutti sono tornati in gara.
17:10
Roglic è al sicuro tra i suoi jumbo. Non andranno allo sprint, perché nessuno nella squadra è bravo per questo. L’unica cosa che conta è che Roglič arrivi al traguardo senza problemi.
17:05
Nessuno attacca, nessuno osa fuggire. Mancano 20 km.
17:00
Jan Tratnik ha descritto il suo incidente il giorno prima dell’inizio del Giro, una donna lo ha mancato, è volato in aria, si è infortunato al ginocchio e allo stinco. Tornerà più forte.
16:55
30 km da percorrere. Gli Alpeciniens disegnano l’essenziale. Nessuno osa attaccare. Probabilmente stanno creando il miglior punto di partenza per Groves? Un po’ presto?
16:50
Fino al traguardo è quasi piatto, oggi non c’è vento eccessivo. Tutto indica che assisteremo davvero a uno sprint di gruppo.
16:45
I fuggitivi furono catturati. Tutto riparte a 40 km dal traguardo.
16:40
16:35
Paolo Lapeira (AG2R Citroën) attende il gruppo. Altri tre fuggitivi sono 38 secondi avanti rispetto al gruppo principale: Tommaso Campione (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Cometa). Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia), attende il corpo principale. 45 km da percorrere.
16:30
Gli ultimi 50 chilometri fino al traguardo della seconda tappa. I quattro fuggitivi non si sono ancora arresi. Quattro sono in fuga, 20 secondi avanti.
16:25
Gerint Thomas di nuovo spiritoso.
16:20
Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia) rientra tra i fuggitivi. Sembra che sia andato in macchina solo per prendere qualcosa da mangiare. Il corpo principale è indietro di 55 secondi.
16:15
16:10
Solo tre fughe hanno 50 secondi di vantaggio sul gruppo, a 60 km dal traguardo. In primo piano c’erano: Paolo Lapeira (AG2R Citroen), Tommaso Campione (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Cometa). Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia), attende il corpo principale.
16:05
Tifosi sul ciglio della strada. FOTO: Luca BettiniAfp
Remco Evenepol. FOTO: Luca BettiniAfp
FOTO: Luca BettiniAfp
16:00.
C’è un’altra destinazione di montagna per i ciclisti. Domani indosserà la maglia azzurra del miglior scalatore Paolo Lapeira (AG2R Citroen).
15:55
Mancano ancora 70 km. Quattro fuggitivi sono ancora avanti di più di un minuto.
15:50
15:45
I candidati alla classifica generale, che si sommerà a Roma tra tre settimane, oggi probabilmente si nasconderanno nel gruppo, faranno di tutto per arrivare sani e salvi al traguardo e riposarsi il più possibile, perché già domani avranno la prima collina che li aspetta, che dimostrerà, chi è quello che quest’anno non scuoterà le cose in cima alla classifica. Mancano ancora 80 km al traguardo, quattro fughe: Paolo Lapeira (AG2R Citroen), Tommaso Campione (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Cometa), Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia), hanno un vantaggio di 1h50.
15:40
Chi altro potrebbe essere il vincitore di oggi? Mark Cavendish? Boschetti di Kaden?
15:35
Pascal Ackermann oggi è il giocatore principale della squadra degli Emirati Arabi Uniti. Ieri i co-vittime di Pogačar si sono distinti nella fase iniziale della tappa. Oggi tocca ad Ackerman premiarli con una vittoria di tappa.
15:30
La velocità media della tappa odierna è attualmente di 40 km/h. Caccia alla fuga, facile per il gruppo, ovviamente, fino a quando non decidono di inviare aiutanti. Non pensiamo che le fughe potranno raggiungere il traguardo prima del corpo principale, Remco vorrebbe continuare a vestirsi di rosa.
15:25
Nessuna delle fughe è pericolosa per l’insieme e il gruppo non ha ancora deciso di proseguire. Probabilmente aspetteranno gli ultimi 30 chilometri. I fuggitivi sono: Paolo Lapeira (AG2R Citroen), Tommaso Campione (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Cometa), Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia)
15:20
15:15
Una delle poche tappe pianeggianti del Giro di quest’anno si concluderà probabilmente con uno sprint per il gruppo principale. Il principale favorito per la vittoria oggi è Fernando Gaviria… se riuscirà a superare Mads Pedersen. C’è anche il veterano Mark Cavendish, che ha già festeggiato una vittoria a Teram. Le fughe hanno ancora due minuti di vantaggio.
15:10
Alessandro Vetro (Arkéa-Samsic) ha deciso che era stanco di correre, quindi ha aspettato il gruppo. Solo il quartetto scampato ha un vantaggio di 1,55 sul gruppo, a 100 km dal traguardo.
15:05
Unico sloveno in gara Primoz Roglic ha iniziato la tappa odierna con un buon umore, che si era già visto durante la presentazione delle squadre all’inizio a Teram.
15:00
Già nella seconda tappa si assiste alla fuga di cinque fuggitivi dal gruppo. Il loro più grande vantaggio era già di quasi cinque minuti, ora con 107 km da percorrere mancano ancora 2h20. I fuggitivi sono: Paolo Lapeira (AG2R Citroen), Tommaso Campione (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Cometa), Stefano Gandino (Corratec-Selle Italia), e Alessandro Vetro (Arkéa-Samsic).
2a tappa Giro 2023 Foto Giroditalia.com
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Primoz Roglic ieri ha dovuto ammettere la sconfitta nella sua disciplina. È stato battuto non solo dagli specialisti, corridori alti e forti, ma anche da chi puntava al gran totale delle tre settimane di gara.
Ma non c’è motivo di farsi prendere dal panico. All’arrivo si è dichiarato molto contento della sua gara, di aver fatto del suo meglio, che la prima speciale era alle spalle, ne mancavano una ventina. E il secondo è in gioco oggi, uno dei pochi che crediamo finirà con uno sprint di gruppo.
La seconda tappa di oggi è lunga oltre 200 chilometri e si svolgerà tra Teramo e San Salvo. Quasi tutta la tappa si svolge lungo la costa adriatica. Sulla carta, è piatto con due bersagli volanti inseriti tra due bersagli di montagna di categoria quattro. Anche per gli sprinter classici, di cui al Giro quest’anno sono pochissimi, la pendenza non dovrebbe essere un grosso ostacolo. Ma temono il vento che dovrebbe soffiare da tutte le parti oggi, e anche i fuggitivi impazienti che cercheranno sicuramente di raggiungere la destinazione prima del corpo principale.
È raro vedere un campione del mondo indossare una maglia rosa. FOTO: Jennifer Lorenzini Reuters
I candidati alla classifica generale, che si sommerà a Roma tra tre settimane, oggi probabilmente si nasconderanno nel gruppo, faranno di tutto per arrivare sani e salvi al traguardo e riposarsi il più possibile, perché già domani avranno la prima collina che li aspetta, che dimostrerà, chi è quello che quest’anno non scuoterà le cose in cima alla classifica.
Remco Evenepoel ha indossato tutte le maglie tranne una disponibile ieri. Solo la maglietta blu è atterrata sulle spalle Brendon McNulty, quella indossata dal corridore che accumula più punti all’arrivo in montagna. Remec ha quindi ricevuto il rosa per il primo del totale, il ciclamino per il traguardo volante più veloce e il bianco per il miglior ciclista non ancora 25enne.
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