Il portiere Lesjak è rimasto solo, gli italiani aspettano due volte gli sloveni

Il portiere della nazionale Urban Lesjak (in maglia verde) è tornato dalla Germania, dove gioca per l’Hannover, nel suo paese d’origine per i preparativi per il coronavirus. (Foto: Reuters)

Dopo la prima parte dei preparativi a Zreče dal 26 al 30 dicembre e la vittoria nella prima amichevole contro la Croazia a Celje con 33:26 a Celje, la nazionale slovena si è ritrovata domenica 2 gennaio, dopo quasi tre giorni Vacanze di Capodanno. Tra i 18 giocatori che hanno portato a termine la prima parte dei preparativi, la triste notizia è che Tadej Kljun, membro del Benfica dal Portogallo, ha dovuto dire addio, dopo essersi rotto un osso della mano durante una caduta contro la Croazia in nazionale. debutto. Ma era contenta che alla nazionale si unissero tre giocatori che avevano impegni nei club della lega tedesca prima delle vacanze (Miha Zarabec, Urh Kastelic e Urban Lesjak), ma la nuova brutta notizia è stata causata da Lesjak, arrivato in patria contagiato dal coronavirus.

All’arrivo domenica nella tradizionale base della nazionale a Zreče, i test preventivi con due test antigenici rapidi hanno mostrato che il 31enne portiere dell’Hannover è risultato positivo ogni volta, quindi è stato immediatamente messo in isolamento e l’infezione è stata poi confermata da un Prova PCR. Lesjak dovrà probabilmente saltare l’intera preparazione della nazionale, che si concluderà l’11 gennaio, ed è discutibile anche la sua partenza due giorni dopo per il PE. Per il tecnico Ljubomir Vranješ, che due giorni fa aveva già trascorso due anni dalla sua prima partita sulla panchina slovena (3 gennaio 2019 a Slovenj Gradac nella partita preparatoria contro la Macedonia del Nord), mancano solo tre portieri per il resto della squadra i preparativi e la prima parte del concorso: Urh Kastelic, Jože Baznik e Aljaž Panjtar. Sarà interessante vedere se Vranješ porterà in Ungheria solo i due portieri originariamente previsti, o tutti e tre.

“Anche se ci uniamo alla squadra per allenarci un po’ più tardi, per noi portieri è un po’ più facile. Ho giocato con la maglia del club anche dopo Natale, quindi ho mantenuto il ritmo della competizione. Ora dovremo abituarci ai volti noti ancora una volta”, dice il portiere 25enne dopo cinque sessioni di allenamento nel secondo tempo e in vista delle partite contro gli italiani altrimenti medi. Urh Kastelic. Il tesserato di 202 centimetri del club tedesco Göppingen, che attualmente è sesto nel campionato tedesco, è consapevole che manca ancora molto tempo all’inizio dell’Europeo: “Negli ultimi allenamenti e nelle due partite di preparazione contro gli italiani , dobbiamo ancora migliorare il nostro gioco difensivo, già sottolineato nella prima parte dei preparativi. Spero e auguro che brillino anche in difesa in campionato, perché questo faciliterebbe poi anche l’inizio del lavoro dei portieri”.


Joachim Femi

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