Una breve panoramica del programma del Liffe Festival quest’anno

Anche quest’anno il festival cinematografico centrale sloveno Liffe offre una variegata selezione di film, che spazia dalle preziose retrospettive, come l’eccellente selezione di film politici italiani di quest’anno, a tutti i principali vincitori dei più importanti festival cinematografici europei. ci sono tante prelibatezze cinefile quante si trovano solitamente nelle sezioni Prospettive e Re e regine. Per gli appassionati di temi e approcci scenici non convenzionali, la sezione Extravaganza è piuttosto ben fornita qui.


Una scena del film Le mani sulla città, che racconta la speculazione edilizia a Napoli nei primi anni ’60.

Alla Cineteca sarà proiettata una serie di classici del cinema politico italiano. Il cosiddetto cinema politico potrebbe essere considerato un vero e proprio movimento cinematografico che, negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, creò una serie di film controversi che affrontavano molto apertamente i temi della disuguaglianza sociale, della corruzione politica e mafiosa. È senza dubbio il regista più attivo di questo periodo Francesco Rossiche, tra l’altro, aveva un orecchio speciale per il trascurato sud italiano (Le mani sulla città, Salvatore Giuliano, Cristo si è fermato a Eboli, Cadaveri eccellenti), affrontò anche la storia allora delicata di un magnate del petrolio italiano. A Enrico Mattei (Il caso Mattei), e in programma anche il film contro la guerra Gente contro, che racconta gli eventi accaduti nel nord Italia durante la Prima Guerra Mondiale ed è stato coprodotto con la Jugoslavia. Anche i primi lavori dovrebbero essere evidenziati in questa sezione di Marco Bellocchio La Cina è vicina e mette il mostro in copertina, e non poteva mancare un filo conduttore in questa selezione Bernardo Bertolucciche sarà rappresentato a Lubiana con i suoi due film più politici Conformista e 20. stoletje.

Yorgos ed Emma di nuovo insieme

Tra i grandi vincitori dei festival cinematografici dell’Europa centrale, l’ultimo film è tra i più attesi Yorgos Lanthimos Unfortunate Creatures, che vinse il leone per il miglior film a Venezia e in cui, dopo Najljubša, trovò EmmaPierre, e l’idea centrale del film ricorda vagamente il suo rivoluzionario Podočnik. Tra i più interessanti c’è il vincitore del Premio della Giuria di quest’anno a Cannes, Area of ​​Interest di Jonathan Glazerche risale al periodo della Seconda Guerra Mondiale, accanto al campo di concentramento di Auschwitz, dove il suo leader conduceva una vita idilliaca con la sua famiglia…

Almodovar con un western “strano”.

Nella sezione King and Queen non bisogna ignorare l’ultimo film del nome centrale del cinema rumeno contemporaneo La gioia di Giuda Non aspettatevi molto dalla fine del mondo, che si è lanciata in un ritratto satirico della Romania moderna, c’è anche l’ultimo film di mezz’ora Pedro Almodovar Uno strano modo di vivere che ha creato la propria versione del western. Nella sezione Extravaganza, da non perdere, “ospite fisso” Liff e l’iperproduttore Quentin Dupieux Daaaaaali!, che è la sua versione cinematografica surrealista del surrealista Salvador Dalì.


Agnese Alfonsi

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