Da due settimane in Italia si svolgono proteste contro la violenza sulle donne



Una delle manifestazioni contro la violenza sulle donne, soprattutto a Milano. Foto: Reuters

Giulia Cecchettin, il cui corpo è stato ritrovato avvolto in sacchetti di plastica nera sul fondo di un fosso a Vigonovo, vicino a Venezia, è morta probabilmente la notte dell’11 novembre.

I filmati di sorveglianza mostrano che il suo ex fidanzato è possessivo nei suoi confronti Filippo Turetta prima l’ha picchiata brutalmente nel parcheggio, poi le ha chiuso la bocca con nastro adesivo e l’ha portata in una zona industriale, dove l’ha aggredita di nuovo.

Dopo una settimana di ricerche, le forze dell’ordine hanno trovato il suo corpo, che mostrava segni di un brutale omicidio. La polizia ha emesso un mandato di arresto internazionale per Turetta, anche lui 22enne, che è stato arrestato una settimana dopo vicino a Lipsia, in Germania. Si prevede che le autorità tedesche lo estradiranno in Italia oggi.

L’omicidio scatenò proteste in tutta Italia. Anche oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vengono annunciate nuove manifestazioni in molte città e si svolgeranno diversi altri eventi, dai cortei e le corse ai sit-in, e saranno disponibili anche visite ginecologiche gratuite, riferisce l’Italia. agenzia di stampa Ansa.

L’Italia è ancora un paese profondamente patriarcale

Secondo le parole Elisa Ercoli, direttrice dell’organizzazione non governativa italiana Differenza Donna, che lotta contro la violenza di genere, il motivo della violenza contro le donne è spesso che al partner non piace la loro indipendenza o le loro prestazioni. “In una relazione tossica, la cosa più insopportabile per gli uomini violenti è quando le donne hanno più successo di loro” ha spiegato e sottolineato che l’Italia è ancora un Paese profondamente patriarcale.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno italiano quest’anno in Italia sono state uccise 106 donne. Di questi, 55 sarebbero stati uccisi dal partner o dall’ex coniuge.

Nel 1999 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In questo giorno del 1960, il dittatore dominicano Raffaele Trujillo uccidere brutalmente le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana. Anche le giornate di lotta contro la violenza sulle donne iniziano ogni anno il 25 novembre e terminano il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.

L’omicidio scatenò un’ondata di proteste in tutta Italia.

Agnese Alfonsi

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