Italia, Francia, Austria, Islanda e Svezia hanno annunciato all’inizio del pomeriggio che avrebbero chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi, unendosi ad altri Paesi europei che hanno inasprito le sanzioni a seguito dell’incursione di Mosca in Ucraina.
Il governo tedesco ha annunciato che il loro spazio aereo sarà chiuso agli aerei russi per tre mesi a partire dalle 15:00 di oggi, compresi i sorvoli. L’eccezione riguarda possibili voli umanitari.
Sabato la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha già cancellato tutti i voli per la Russia da almeno una settimana, inoltre gli aerei Lufthansa in Transit non voleranno più nello spazio aereo russo.
Anche il Belgio ha deciso di intraprendere questa fase. Il primo ministro Alexander de Croo ha twittato che il cielo d’Europa è un cielo aperto, ma solo per coloro che connettono le persone, non per coloro che attaccano all’improvviso.
Secondo l’agenzia di stampa tedesca DPA, il governo rumeno ha annunciato oggi che lo spazio aereo rumeno sarà chiuso agli aerei russi, sia per l’atterraggio che per i sorvoli. Sono forniti solo in estate con aiuti umanitari.
La Danimarca ha chiuso il suo spazio aereo agli aerei russi, compresi quelli privati. Il ministro degli Esteri, Jeppe Kofod, ha affermato che oggi, nella riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue, proporranno che tale misura venga adottata da tutta l’Unione.
Secondo l’agenzia di stampa francese AFP, il ministro dei Trasporti finlandese, Timo Harakka, ha annunciato su Twitter che la Finlandia, che condivide un confine di 1.300 chilometri con la Russia, è pronta a chiudere il suo spazio aereo con gli aerei russi. Non ha specificato quando la misura sarebbe entrata in vigore.
La chiusura dello spazio aereo finlandese causerebbe notevoli problemi alla Russia per l’approvvigionamento della sua enclave di Kaliningrad, situata sul Baltico tra Lituania e Polonia, che hanno entrambe chiuso il proprio spazio aereo con aerei russi.
Sabato, oltre alla Slovenia, i tre paesi baltici hanno chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi. Prima di allora lo facevano anche Bulgaria, Repubblica Ceca e Polonia, mentre la Gran Bretagna introduceva il divieto sugli aerei della compagnia aerea russa Aeroflot.
In risposta, la Russia ha chiuso il suo spazio aereo agli aerei dei paesi citati nel paragrafo precedente, compresa la Slovenia.
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