Sulla costa slovena opera una squadra di nuoto artistico transfrontaliero

A Goriško la scelta di varcare il confine quando si sceglie uno sport, che non è offerto dai club sloveni in Italia, è già una costante, e anche i nuotatori artistici sloveni di Trieste scrivono una storia interessante. Dopo un tragico incidente che ha causato la morte di coach Barbara Durante, che stava allenando un gruppo di ragazze a Barkovlje, i giovani nuotatori hanno cercato invano una nuova casa a Trieste. Hanno deciso di cercare un nuovo ambiente oltre confine e l’hanno trovato al club SyncSwim di Capodistria. Così l’intera squadra del Barkovlja, che si è allenata sotto gli auspici del club Vigili del Fuoco, si è trasferita sulla costa slovena, dove continua il suo viaggio nello sport prescelto. Tra le ragazze anche tre nuotatrici artistiche slovene, Matilde Počkaj, studentessa del Liceo Prešeren, Sofia Bello, che frequenta il Liceo Petrarca, e Chiara Raffaele, studentessa della Zoisa.

Una squadra unita della costa slovena, di Trieste e dell’entroterra è stata fondata a Capodistria sotto la guida di Neja Šimon di Portorose. A fine maggio le ragazze hanno preso parte al 7° Campionato Nazionale di Nuoto Artistico dell’Associazione di Nuoto della Slovenia nella piscina della Facoltà di Sport dell’Università, dove si sono classificate 2° e 3° con due squadre in formazioni di libera gruppi. – abbinamenti in competizione assoluta. Il team era composto da: Matilde Počkaj, Sofia Bello, Chiara Raffaele, Vittoria Cannata, Stefania e Francesca Denti di Pirajno, Margherita Sanson, Emma Pitacco e Alyssa Leonore Maizinger. Matilde Počkaj e Vittoria Cannata hanno conquistato un ottimo 3° posto nell’U18 nei duetti liberi.

Cadetti (U15) e ragazze (U18) di lingua slovena, italiana e mista hanno socializzato nella creatività e nell’amore per l’acqua e il nuoto sincronizzato dal 2015 durante i regolari allenamenti presso la Piscina Olimpica di Capodistria e a Žustern, dove il club di nuoto artistico SyncSwim opera.

Fin dall’inizio il club comprende ragazze di nazionalità mista, frequentano scuole con lingua di insegnamento italiana o slovena, ma questo è solo un incentivo per nuotare insieme, creare e sviluppare coreografie. Il desiderio competitivo delle ragazze di competere come una squadra e ottenere una sorta di medaglia è germogliato dalla stagione 2019. Nonostante la pandemia, le restrizioni nello sport e nella vita di tutti i giorni, sono riuscite a farlo a Lubiana.

Joachim Femi

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