Uno storico italiano afferma di aver decifrato quale ponte si trova dietro la Gioconda



La Gioconda di Leonardo da Vinci è esposta da molti anni al Louvre di Parigi. Foto: EPA

Leonardo dipinse la Gioconda a Firenze all’inizio del XVI secolo e l’identità della donna nel dipinto ad olio – che è molto probabile Lisa di Giocondo – suscita tante speculazioni quanto il suo curriculum, riporta il britannico The Guardian.

In passato sono apparse tesi secondo cui si tratta del Ponte Buriano presso Laterina, così come del Ponte Bobbio nel comune di Bobbio, nel nord Italia, in provincia di Piacenza. Utilizzando documenti storici e immagini aeree, nonché confronti tra dipinti e fotografie della zona, Vinceti ha ora stabilito che è “Ponte Etrusco-Romano, Romito”.

“Il dettaglio più rivelatore” ha detto ai giornalisti oggi, “era il numero delle arcate: il ponte nel dipinto di Leonardo aveva quattro arcate, così come il Romito. Il ponte Buriano, invece, ha sei arcate, mentre il ponte Bobbio ne ha più di sei.”

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Ad oggi si è conservato un solo arco della Romita, che scavalcava il fiume Arno, e le fondazioni del ponte sull’argine del fiume.

Dai documenti della famiglia Medici rinvenuti negli archivi di stato fiorentini risulta che tra il 1501 e il 1503 il ponte fu “molto impegnato e funzionante”, disse Vincenzo. Aggiunge che fu in questo periodo che Leonardo si trovava nelle vicinanze della Val d’Arn, prima al lavoro Cesare Borgiacardinale della più celebre famiglia nobiliare dell’Italia rinascimentale, poi a A Piero Soderini, statista della Repubblica fiorentina. Il ponte rappresentava una scorciatoia che accorciava di poche ore il tragitto tra Arezzo, Fiesole e Firenze.

Vinceti misurò la larghezza tra le sponde del fiume e, utilizzando le dimensioni dell’unico arco rimasto, scoprì che quattro archi di uguali dimensioni si adattavano perfettamente al quadro.

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In quel periodo Leonardo soggiornava spesso a Fiesole presso lo zio
“La particolare conformazione dell’Arno lungo questa parte del territorio corrisponde a quanto rappresentato da Leonardo nel paesaggio alla sinistra della nobildonna rappresentata nel celebre dipinto”,
Egli ha detto. Vinceti ha anche trovato documenti che confermano che Leonardo soggiornava spesso a Fiesole in questo periodo presso lo zio, che era sacerdote.

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Simone Neriil sindaco di Laterina, ha spiegato che la teoria di Vinceti aveva suscitato grande scalpore nel comune di poco più di 3.500 abitanti. “Dobbiamo cercare di proteggere ciò che resta del ponte, serviranno finanziamenti”, lei dice. “Ci sarà una certa rivalità con le altre città, bisognerà anche mettere un cartello”, ha scherzato Neri in una dichiarazione al The Guardian.

Sperano in un aumento del cicloturismo
Ha detto che si sta sviluppando una pista ciclabile lungo il tratto dell’Arno che attraversa ciò che resta del Ponte Romita, e spera che il collegamento con la Gioconda attiri più turisti nella zona.

Vinceti ha formulato diverse teorie sulla Gioconda in passato, incluso il fatto che Leonardo abbia utilizzato un soggetto maschio e femmina nel ritratto, che è appeso dietro un vetro antiproiettile al Louvre di Parigi.

Gioachino Femia

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