Trbiž – Due alpinisti sloveni sono morti sul monte Viš (Jof Fuart in italiano) nella Valle del Canale, ha riferito l'agenzia di stampa italiana Ansa. I soccorritori hanno trovato i corpi di un uomo e di una donna a circa 2.350 metri sul livello del mare, ha annunciato il servizio di soccorso della regione Friuli-Venezia Giulia (FJK). L'inchiesta sulla morte degli alpinisti sloveni è già in corso.
Secondo quanto riferito, l'alpinista intendeva salire la via normale al monte alto 2.666 metri, che inizia appena sopra il rifugio Corsi. L'allarme è stato lanciato questa mattina dal centro internazionale di Vratih-Megvar (Thorl Maglern) in Carinzia, in Austria, da dove è stato trasmesso anche alla stazione di soccorso alpino di Rajbl (Cave del Predil) e al posto di vigilanza finanziaria di Na žlebeh ( Sella Nevea) in Italia. Immediatamente sono scattate le ricerche e i soccorritori hanno trovato subito l'auto degli alpinisti nel parcheggio sotto la pista che porta al rifugio Corsi.
I corpi degli alpinisti dispersi sono stati infine ritrovati e trasportati a valle, ha successivamente annunciato il soccorso alpino FJK. I soccorritori hanno reso noto solo le iniziali dei nomi delle due vittime: si tratta di IZ, 54 anni, di Bovec, e di una donna TM, 49 anni, di Lubiana, che non vengono più contattate dal 31 marzo. L'indagine sulla morte degli alpinisti sloveni è condotta dai membri della guardia di finanza della stazione di Nažlebeh.
Prima erano sul posto una decina di soccorritori alpini e guardie finanziarie. Le incerte condizioni meteorologiche hanno reso difficile il trasporto dei resti a valle, poiché secondo l'Ansa l'elicottero avrebbe avuto problemi a causa delle nuvole che oscuravano il fianco della montagna.
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